Il vino cotto è un prodotto tipicamente marchigiano che ha origine in una ristretta zona enologica, individuabile nella parte centro-meridionale della Regione Marche che dalla catena appenninica scende al mare; l’area di produzione si estende appunto in quel territorio del Piceno facente parte delle province di Ascoli Piceno e Macerata, che dal fiume Tronto arriva al Potenza.
Loro Piceno, un piccolo paese di circa 2500 abitanti situato nelle colline maceratesi, è il cuore della produzione del tradizionale vino cotto.
COME VIENE PRODOTTO IL VINO COTTO
Le uve utilizzate sono quelle locali bianche e nere: Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano.
La produzione è ottenuta secondo una tecnica tramandatasi dagli antichi metodi di preparazione e di invecchiamento: l’uva viene pigiata e il mosto così ottenuto viene posto in caldaie di rame e fatto bollire lentamente con legna a fuoco diretto per circa 10-12 ore, fino a raggiungere un calo compreso tra il 30% e il 50% del suo volume iniziale.


Terminata la cottura, il mosto viene travasato ancora caldo in botti di legno e lasciato ad invecchiare per un periodo non inferiore a 5 anni.

CARATTERISTICHE DEL VINO COTTO
Il vino cotto ha un colore ambrato scuro, un profumo fruttato con sentori di caramello e miele, un sapore morbido, dolce e persistente, oltre ad una gradazione alcolica che varia dal 12% al 14%.
E’ un grande vino da meditazione, ma anche un eccellente vino da dessert e si abbina molto bene con una grande varietà di dolci e in particolare con tutta la pasticceria secca. Da servire a temperatura ambiente.


La nostra azienda ha scelto il vino cotto Stravecchio. E’ un prodotto di eccellenza dell’Azienda Agricola Il Lorese di Ercoli Cristian, un giovane marchigiano che utilizza tecniche di produzione e di invecchiamento nel rispetto e nel ricordo di chi ha vissuto, prodotto e tramandato questa usanza.
La cantina è situata alle porte di Loro Piceno. Si può visitare per scoprire tutti i segreti e le tecniche di lavorazione di questa pregiata bevanda utilizzata a fine pasto fin dall’epoca romana. Erano già note le sue proprietà antiossidanti dovute alla caramellizzazione degli zuccheri nella fase di cottura del mosto.